Capita che recensire esaurientemente un cd risulti stimolante, creativo, addirittura emozionante; normale anche che ciò possa risultare, a volte, difficile, irritante o, come in questo caso, semplicemente imbarazzante.
Andiamo con ordine e chiariamo subito: non è nostra intenzione stroncare questo promo. Non sarebbe possibile e risulterebbe quanto meno ingiusto, considerato che i tre veneti ci sanno fare senza dubbio alcuno; le canzoni chiaramente ispirate a Smashing Pumpkins e Placebo, sono suonate e registrate in modo impeccabile, chitarra, basso e batteria si coagulano in un sound energico ed eterogeneo che rimanda a “Pisces iscariot” e “Gish” (anche se solo a tratti) e la voce fa tranquillamente il suo dovere.
Quindi? Ecco l’imbarazzo che sale: sembra di stare alla cattedra con la classe muta che ti guarda e il prof che vuole sentire altro… mi spiace, gente, ma io altro non so dire, perché altro non c’è: è probabile che nella dimensione live il gruppo risulti essere una bomba, ma il cd in questione suona, appunto, come parecchi altri e nulla aggiunge alle sonorità che l’hanno influenzato, né, tanto meno, riesce a dar loro una particolare interpretazione personale. Le capacità ci sono e risultano addirittura lampanti: la band dovrebbe provare soluzioni un po’ meno scontate e guardarsi intorno.
Nella musica non basta essere bravi, è necessario essere coraggiosi. Buona fortuna.
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La recensione demo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-01-31 00:00:00
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