Non c’è nulla da fare: spesso i nomi ingannano, e i Tequila for Bilbao hanno fatto fesso anche il recensore di turno. Che pensava ad una band legata allo ska, a qualche situazione di movimento, alla politica e così via. Niente di tutto questo. Basta inserire il cd nel lettore ed ecco la realtà: si viaggia sui binari di un rock elettronico grintoso e ben suonato, devoto, tanto per fare il primo nome che salta in mente, ai Depeche Mode.
Dieci pezzi con ampio uso di campionamenti, ben inseriti in un contesto nel quale l’energia rock, invece di essere relegata in un angolo, viene spesso esaltata. Il merito maggiore del quartetto laziale è, in effetti, quello di non chiudersi in una spirale avvolta da sterili esperimenti di matrice elettronica. La radice rock dei ragazzi si sente e come, sin da “Il viaggio”, brusco - e per certi versi angosciante - brano di apertura, forse il loro manifesto programmatico. Interessante la voce stralunata di Germano Tasselli, bravo ad interpretare canzoni ambiziose, dalle liriche molto interessanti e, al contempo, per nulla difficili o ammorbanti. Nell’attesa di un ulteriore lavoro, non si può far altro che godersi questa bella prima prova su cd.
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La recensione Tequila for Bilbao di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-02-23 00:00:00
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