Dopo aver pubblicato due mini-lp nel biennio 87-88, il parto successivo degli Africa Unite, intitolato “People pie”, giunge 3 anni dopo e la band ha ormai maturato un sound personale, forse anche grazie all’apporto di quel Massimiliano Casacci (oggi ribattezzatosi ‘C-Max’ e mente dei Subsonica) che costituirà il terzo polo della formazione fino alla tournée immortalata sul live “In diretta dal sole”.
Non a caso qui dentro sono contenuti due pezzi (“Politics”, “U man right”) nel tempo divenuti ‘classici’ del repertorio della band. E le versioni live che tutti conosciamo non rispecchiano esattamente le tracce originali qui presenti; in “People pie”, infatti, il combo si allarga al punto che in alcuni episodi ci saranno persino 10 musicisti impegnati a suonare. Si conteranno quindi strumenti come il violino, il sax, la tromba, la fisarmonica - e persino lo scratch - finora inediti nella ricetta cucinata dal combo piemontese.
Il risultato, inevitabilmente, è quello di una produzione superlativa per l’epoca, che non solo consacra definitivamente la band sulla scena ma è, a posteriori, l’ultimo episodio in cui il gruppo si confronta con la linga inglese prima di aprirsi all’italiano con “Babilonia e poesia”. Ma questa è storia che affronteremo in altra sede…
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La recensione People pie (ristampa) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-02-25 00:00:00
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