I Berna Park Hotel si presentano come una sorta di collettivo rock (diversi rimaneggiamenti della formazione nel corso degli anni, mantenendo comunque un nucleo fondante, cioè Luca e Stefano) aperto a collaborazioni e nuove proposte sia all’interno che fuori dell’ambito strettamente musicale.
I numi tutelari del progetto sembrano essere Deus, Frank Zappa (quello del periodo di mezzo tecnico e meno ironico) e certo crossover non proprio allineato. La band è molto legata all’ambiente live e si sente; nel cd, infatti, troviamo almeno 4 pezzi ripresi da esibizioni dal vivo, cover di Deus, Zita Swoon e Faith No More - a dire la verità un po’ tediose a parte “Roses\Mouth”.
Nel resto del cd i pezzi da evidenziare sono almeno tre, dove la vena pop\sperimentale é discretamente fertile e il gruppo riesce a regalarci buone idee. “Chinese Clouds” è un piacevole divagare improvvisativo fra piano e campane (chinese bowls?) risuonanti. Bella introduzione al cd.
“High flammable” secondo me spreca un bell’inizio wave in un dialogo voce\chitarra non troppo attraente (troppo rock l’una e poco azzeccata l’altra). Fortunatamente si riprende con “Little pop”, più ammiccante e giocosa. Una basetta sognante e sintetica e voce\testo adeguati alla sensazione di andare girando fuori\dentro dalla propria stanza\testa in cerca della propria fatina pop.
“Blue song” ha una vaga inclinazione Pavement con smanie fusion. Chitarra accarezzata e inserti di voci e rumori. Pop\rock in movimento fra i generi e le possibilità offerte da uno studio casalingo. Ci piace ci piace.
Beh… poi ci sono i pezzi dal vivo, come detto prima, e “Florence” che chiude il cd con arpeggi gentili di chitarra, piacevolmente accarezzante.
L’unica pecca del lavoro è forse l’eccessiva lunghezza: capisco che bisogna fornire diversi punti di vista sulle ‘cose’ …basta che questi diano almeno spunti… o incuriosiscano abbastanza da spingerci a continuare.
Insomma, magari manca un equilibrio a livello globale ma cose buone ci sono di sicuro in questo lavoro.
Giudizio positivo e saltellante fra le tracce che ci piacciono.
---
La recensione Movies for your ears di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-03-02 00:00:00
COMMENTI