Al diavolo lo shoegazing, al diavolo la repressione cupa sfogata sugli strumenti. Questo è un disco che risolleva il morale e distende.
"Demo '11" degli All My Hospitalized Children's Cove è un disco strumentale. Cinque tracce di rock allungato col Lexotan per decomprimere tutte le ansie e le frustrazioni della settimana lavorativa. Sì, perché di sforzarci ad ascoltare qualcosa di impegnativo non abbiamo voglia se la giornata è stata pesante. Solo relax per me grazie, e magari una birra ghiacciata mentre mi slaccio le scarpe e decido cosa morirà tra le mie fauci stasera.
L'effetto di questo ep è distensivo, cinque canzoni (più intro) fluide, cariche al punto giusto e melodiche dove e quanto serve. Tra sottofondi elettro-pop e basso ossessivo stile Joy Division, funkeggiate alla INXS e brevi distorsioni punk, finisci inevitabilmente a tamburellare con le dita. Forse l'intento ambizioso era quello di registrare un disco post rock d'impatto, con venature addirittura dark, non è una cattiveria dire che l'esperimento è fallito su quel fronte, ma è riuscito su un altro: il suono è pulito, benché rock, e le sensazioni che provoca nell'ascoltatore sono di carattere gaudente, positivo, gioioso.
Al diavolo lo shoegazing, al diavolo la repressione cupa sfogata sugli strumenti. Questo è un disco che risolleva il morale e distende.
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La recensione Demo 2011 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-12-18 00:00:00
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