Morbido, energetico, frizzantino e variegato: potrebbe essere il vostro disco per l'estate.
“Miti caffè” è il nome del bar che Lorenzo Fragiacomo gestisce nel centro di Trieste, nel cui soppalco è nato l’album omonimo e che pare sia un bel luogo d’incontro di una certa scena artistica e musicale della città di San Giusto. Un po’ come l’aria che si deve respirare nel suo bar (guardatevi su Youtube i divertenti promo che lo stesso Fragiacomo ha girato), un po’ come il curriculum dell’autore, che spazia dallo ska al pop rock e si definisce mod, anche questo album, notevolissimo, è piacevolmente variegato: molte le suggestioni che vagano tra morbido jazz rivissuto e filtrato secondo il mood di certa post wave british anni 80 (Carmel, The Style Council o Sade, nel basso pulsante di “Crossfinger”) e anni 90 (Cousteau: ascoltate “Hold Me Tight”) e certa raffinata e discreta lounge, senza che nessun genere travalichi mai una felice attitudine pop, serenamente condotta per mano dalla voce calda e profonda di Fragiacomo. A tratti, come in “Magic 39”, pare di sentire echi del "Bolero" di Ravel; a volte, come in “Ciao come stai”, i fiati, pur educati e riguardosi, evocano l’idea di orchestre sontuose come palmizi scossi dal vento. Ma il pezzo migliore di tutti è “Libera estate”, una vera potenziale hit single, che, se fossimo un Paese normale, avrebbe avuto lo spazio che merita. Il disco è del 2011: ma, come diceva il maestro Manzi, “non è mai troppo tardi”. Ora potete rimediare.
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La recensione MIticaffè di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-12-16 00:00:00
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