Fedora SauraMuscoli in Musica / Scelta degli Uguali2012 - Pop

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L'idea di fondo é quella di ingoiare la (forma) canzone per poi sputarla come se fosse un elemento estraneo alla cultura popular

Fosse uscito poco meno di 20 anni fa, questo esordio a nome Fedora Saura lo avremmo catalogato sotto la casellina del "lo-fi". 10 anni fa, invece, sarebbe stato molto probabilmente uno dei tanti titoli coprodotti da etichette come Wallace, Bar La Muerte e Beware!, mentre oggi, infine, potrebbe solleticare la curiosità dei responsabili della Trovarobato. Questo breve excursus temporale per dirvi che la dozzina di brani di cui vi andremo a raccontare scatena un vero e proprio carosello di ricordi e sensazioni, legati a svariate situazioni. Se ad esempio il primissimo ascolto rimanda a un improbabile incrocio tra i Vaselines e Giorgio Gaber (!!!), in seguito spuntano echi di Sentridoh e Folk Implosion, della PJ Harvey di "4-track demos" e, come potrete immaginare, del Beck di "Mellow gold".

L'idea di fondo del duo di Mendrisio è quella di ingoiare la (forma) canzone per poi sputarla come se fosse un elemento estraneo alla cultura popular. Lo stesso processo avviene anche a livello di testi, spesso ai limiti del non-sense e a tratti di difficile comprensione, ma il cui unico obiettivo ci pare essere la critica nei confronti di un sistema sociale che vive e si nutre di contraddizioni (da qui la scelta di intitolare sia il disco che alcune tracce, mettendo a confronto due concetti in contrapposizione fra loro?).

Sta di fatto che il risultato finale è spiazzante, soprattutto per chi non bazzica di frequente questo tipo di sonorità e ha maggiore confidenza con la classica forma-canzone. Ma è anche vero che i Fedora Saura ottengono i risultati migliori proprio quando provano a girare intorno alla forma-canzone ("Pericolante Europa", "Madonna_Segreto", "San Valentino", "Cogito sterco est") piuttosto che le volte in cui si imbarcano in soluzioni tipiche dell'avanguardia ("Alla violazione dei nostri corpi", "PPP_ppp", "Testimone_Martire", "Eruttazione_flatulenza").

Tuttavia, a prescindere dalle personali preferenze, questo disco merita attenzione da parte vostra se, quando si tratta di musica rock (a 360°), siete curiosi di scoprire sfumature inedite. I Fedora Saura per ora dimostrano grandi qualità in tal senso.

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La recensione Muscoli in Musica / Scelta degli Uguali di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-02-22 00:00:00

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