Dopo 2 fondamentali avventure che prendono il nome di Casino Royale e Blubeaters, Giuliano Palma tenta la fortuna da solista con un bagaglio di esperienze da far invidia a voci (ingiustamente) ben più affermate nella scena musicale italiana. Sia chiaro, comunque, che “Gran Premio” non sfodera tracce sperimentali o improbabili ‘ritorni al passato' (prossimo) degli anni novanta, bensì presenta 12 tracce assai gustose e saporite dove il reggae è al contempo spezia e ingrediente principale; il ritmo in levare, infatti, è il presupposto su cui si fonda la ricetta, relativamente nuova, del Nostro. Basti ascoltare il trittico iniziale (“Viaggio solo”, “Sei sempre qui”, “Musica di musica”) sintesi della migliore tradizione giamaicana qui riletta in chiave ‘leggera’. Altrettanto godibile “Stella”, in prossimità di lidi ska e ideale per i vostri party estivi. “Ancora grazie”, “La notte” e “Non mi guardare così”, invece, esulano leggermente dagli standard, avvicinandosi idealmente a certi esperimenti sul genere firmati tempo addietro da mr. Lenny Kravitz.
Più avanti, con “Girati e perdonami” e “Lei”, il Nostro abbraccia melodie pop fermandosi un attimo prima del punto di ‘rottura’, mentre con “Ma tu” siamo dalle parti di una romantica ballata. Alla fine dei giochi, invece, “Stay free”, cover dei mitici Clash, qui riletta in versione spassosa e assolutamente godibile.
Tutto sommato un discreto lavoro questo “Gran Premio”, considerando che i primi ascolti - ad onore del vero fugaci e distratti - avevano suggerito il contrario, se non peggio. Destinato quindi non solo agli amanti del genere e ai fan di Giuliano Palma e (soprattutto) della sua calda voce, ma anche a coloro che sentono il bisogno, ogni tanto, di sintonizzarsi su frequenze distanti dal ‘rumore’ o di un (altro) valido sottofondo al momento della rasatura mattutina.
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La recensione Gran Premio di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-04-10 00:00:00
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