William ManeraI miei omaggi2011 - Cantautoriale, Folk, Blues

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Meno naso e più malizia. E poi William Manera sarà pronto per la ribalta.

Raccontaci, William, di quando ascoltavi Vinicio Capossela dalla tua cameretta nella provincia siciliana. Di quando ti hanno fatto suonare i pezzi di Carotone alla festa del liceo. Già dal tuo nome d’arte italoammeregano ci hai detto molto prima ancora di fare play.

Potevi sbilanciarti un po’ di più però, che quel nome lì non si capisce se te lo sei scelto tu perché ti faceva un po’ Frank Sinatra, o se è semplicemente quello che ti ha dato mammà. Potresti sbilanciarti un po’ di più anche nello stile, in realtà. Osare, insomma, che la ciccia sotto c’è, sia nelle melodie orecchiabili che nella complessità degli arrangiamenti. Peccato per quella voce un po’ nasale, che sulle note del piano sta un po’ come il marrone col blu.

Riguardo ai testi: sono delle lunghe descrizioni di quello che c’è intorno. Continuative, quasi panoramiche. “Dopo il tramonto”, se uno si concentra bene bene, è una descrizione efficace. Nella testa si creano e susseguono delle immagini abbastanza definite. Sarebbe bello se aggiungessi qualcosa alla realtà però, che, diciamocelo, a volte è un po’ piattina.

In conclusione, devo ammettere che hai un certo coraggio ad uscirtene così, con questo stile da piano-bar, quando tutt’intorno gli artisti italiani si barcamenano per trovare un modo originale per dire che sono indignati a priori. Davvero davvero. Meno naso e più malizia, ecco cosa ti ci vuole! E poi sarai pronto per la ribalta.

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La recensione I miei omaggi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-12-13 00:00:00

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