Dalla Puglia ancora un buon esempio di elettropop fatto a modo.
Cose da fare mentre si ascolta questo disco: prendere il ferro e l'asse e stirare quel vestito a trapezio anni sessanta, indossarlo e andare a una festa anni ottanta. Una festa non troppo allegra, ma nemmeno depressa darkettona come l'inizio assai new wave di “Di linfa” potrebbe far supporre.
Una serata di balli e conversazioni con ospiti selezionati e non chiassosi, e come colonna sonora il felice esordio di questo trio che guarda appunto molto agli ottanta e ai sessanta, ma anche un po' ai novanta, in certi episodi più “rabbiosi” - le virgolette sono d'obbligo: perché il tono generale è una leggerezza suggerita dalle melodie che sanno di beat italiano (e le aggraziate voci femminili aiutano molto in questo senso), oscurata dal mood notturno che inevitabilmente certo uso dei synth si porta dietro, e dai testi sanguigni e (a tratti ostentatamente, ma non tanto da disturbare) tormentati. Come dei Subsonica shakerati coi corregionali Fabryka, hanno saputo infondere personalità alle loro canzoni “elettrodomestiche” che abbinano con stile il revival dell'italo-wave dalle fantasie berlinesi di Garbo e Krisma a brame cantautorali in cui le pose baustelliane sono mitigate da scatti di ruvidezza giovane quasi punk e momenti di puro pop – il ritornello di “Petrolio” per esempio, quasi Tiziano Ferro.
Sarà anche casalinga come dicono loro, questa musica, ma decisamente viene da una casa in cui fra una lavatrice e una passata di aspirapolvere tanta roba è stata ascoltata e tanta roba è stata ben (ri)prodotta.
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La recensione Il Guaio di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-06-02 00:00:00
COMMENTI (3)
Grazie mille @sanmar! :)
Finalmente concordo al 200% con un disco del giorno!
Ottimo album, stiloso, coerente, denso e ben arrangiato (sopratutto nell'equilibrio delle voci).
Testi ben scritti con scelte metriche accattivanti, tracce 6 e 8 su tutte.
Il tutto facendoti sentire sempre "a casa"...ovviamente arredata con gusto.
"Il Guaio" è che ci sono pochissimi debutti cosi convincenti (Tiziano Ferro è tutta un'altra cosa)
bravi!