Venere ep 2001 - Rock, Pop, Alternativo

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I Venere sono una band di Novara formatasi nel 2000; l’ep omonimo di cui sto per parlarvi risale al 2001. Nonostante il nome un po’ fighetto (visto il genere che suonano), questi quattro ragazzi propongono un punk-rock decisamente al passo coi tempi. L’EP propone 5 tracce (più una veloce introduzione) alternando brani veloci e lenti. Della voce si occupa Marco Iacomelli che ha tra l’altro composto tutte le canzoni. I testi sono acidi ed essenziali.

Parliamo della musica vera e propria: fare similitudini non è facile, comunque c’è qualche brano lento che mi ricorda gli Smashing Pumpkins, mentre i pezzi più tirati mi riportano ai primissimi Offsprings. Quello dei Venere è un punk rock piuttosto essenziale, ma con un grande pregio: bassista e batterista sono fratelli e propongono un dialogo tra basso e batteria veramente esaltante. La sezione ritmica è precisa e non perde un colpo, inoltre Daniele dimostra di possedere un bassismo veramente originale e che si fa apprezzare in più di una occasione. Discorso differente per le chitarre che definirei poco mordenti rispetto alla sezione ritmica: in alcuni momenti sembra ce ne sia una sola mentre a suonare sono in due!! Questa mia considerazione, valida per la maggior parte dei brani, viene smentita nella traccia 5, “Jona che visse nella balena”: in questo caso si può apprezzare una bella chitarra acustica e una elettrica che utilizza effetti molto ricercati e d’atmosfera, con un risultato veramente ottimo.

Dopo questi giustificati apprezzamenti, devo però presentare una critica riguardante la voce di Marco, che in alcuni momenti risulta flebile e incerta; quando la band accelera manca il mordente che mi sarei aspettato da una band che suona punk. Inoltre ho avvertito un’equalizzazione penalizzante proprio nei confronti della voce, che in alcuni momenti non gode della corretta presenza. Occorrerebbe, a mio avviso, una voce più cattiva e inquieta. Devo comunque riconoscere a Marco un discreto lavoro nella track 5, “Jona che visse nella balena”, brano che sembra essere il più riuscito come musica, testi e voce. In evidenza anche la track 2, “delusione cosmica”; ritmo trascinante e testo acidissimo, una vera apri-pista.

Questo lavoro dei Venere merita la promozione. Il sound è diretto, grintoso ma melodico allo stesso tempo, strizza un occhio al mercato pur rimanendo qualcosa di originale e ricercato. Dateci senz’altro un ascolto.

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La recensione ep di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-05-13 00:00:00

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