REVIEW E BREVE STORIA DI UNA DELLE BAND ITALIANE PIU' INTERESSANTI DEGLI ULTIMI ANNI
Lunga storia quella degli Extrema, una delle band italiane piu' interessanti degli ultimi anni, ma che forse e' stata sempre troppo trascurata dai media musicali.
La storia del gruppo risale molto indietro negli anni, fino al 1982, quando Diego Colombo e Stefano Bullegas fondarono i Killdozer. Ma e' 4 anni dopo che, con l'aggiunta del chitarrista Tommy Massara e il cambiamento del nome in Extrema, il gruppo compie il primo passo della propria carriera musicale.
Da quell'anno fino agli inizi degli anni '90 si sono susseguiti svariati demo-tape (2 nell'89 di cui uno live) e concerti in tutta Italia e all'estero (con Slayer, Suicidal Tendencies, D.R.I e Corrosion of Conformity), insomma un impressionante e faticoso lavoro, segnato inoltre dal cambio di formazione dopo l'uscita dell'ep "We fuckin' care" (1987) che ha rallentato di molto l'opera, ma che ha dato agli Extrema una maggiore compattezza e maturita' personale.
Finalmente e' con il demo uscito nel 1991 e registrato e mixato a Milano con l'aiuto dell'ingegnere del suono Al Bonardi che la band riesce a sfondare definitivamente nel panorama musicale italiano e straniero; non si contano le recensioni positive su riviste e fanzine di tutto il mondo... Ed ecco finalmente, verso l'inizio del '93, esce l'attesissimo primo disco degli Extrema, "Tension at the seams", con l'etichetta indipendente Contempo Rec.!!
Certamente nessuno aveva mai provato (almeno in Italia) a fondere un trash potente ed energico con ritmiche di basso slappato e chitarra funky, il tutto abbinato ad una tecnica superiore e ad una cattiveria fuori dal comune.
I brani sono 11, tra cui spunta anche una cover della canzone "Truth hits everybody" dei Police; naturalmente e' eseguita alla maniera degli Extrema, e allora via con la potenza bruciante delle chitarre distorte e il ritmo trascinante di basso e batteria...e che voce! E' impossibile stare fermi! Sono tutte canzoni da concerto, da pogo e la voce graffiante di Gianluca Perotti entra nell'anima... poi c'e' la chitarra del leader Tommy Massara come sempre tecnicissimo, che stupisce per gli assoli mai banali e sempre azzeccatissimi.
Si susseguono le canzoni come un treno inarrestabile... "Child o'Boogaow", "Displaced", "Modern times" (veramente cattivo quando dice "oohhh fuck you modern times!!!" ahhh), "Road pirates", "And the rage awaits" (che mi fa impazzire!!!)... Ebbene, mi sono lasciato proprio prendere dall'adrenalina; sara' che questo disco mi ricorda tante cose, come l'Italian Monsters of rock di Firenze del '93 (grande pogo con gli Extrema, i migliori della serata assieme agli Strana Officina); comunque se non ce l'avete gia' compratevelo subito!!! Tornando invece alla storia piu' recente del gruppo, l'ultimo disco "The positive pressure" ('95 - Flying Rec.) non mi ha convinto piu' di tanto... sempre suonato con tanta potenza, tecnica sopraffina, trascina ma non fa impazzire... forse perche' un po' troppo copiato dai Pantera, pochi i tratti di originalita'. Personalmente, tra le canzoni dell'album piu' riuscite metterei "This toy", "Grey" e "Like brothers". E' dell'anno seguente (1996), la collaborazione con gli Articolo 31 (ricalcando le orme di Anthrax e Public enemy e Aerosmith e Run D.M.C.) per la produzione del singolo "Mollami"; e' infatti una riuscita combinazione di cantato rap (con il ritornello incazzato) e musica trash e che dimostra come gli Extrema siano un gruppo molto attivo e soprattutto poliedrico, che crede cioe' nell'unione di varie tendenze musicali anche molto differenti.
Comunque gira voce che il nuovo album degli Extrema sia gia' in preparazione; noi lo aspettiamo con impazienza sperando che tornino ai livelli di originalita' da cui sono partiti!!
---
La recensione Tension at the Seams di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1997-11-02 00:00:00
COMMENTI