Death metal possente e spunti interessanti.
Il paradosso di un'accurata brutalità, di un pugno allo stomaco con guanti di velluto. È questa la natura dei Terrorway e del loro Ep “Absolute”. Un impianto chiaramente death metal in cui i suoni, pur essendo pesanti come il genere richiede, risultano notevolmente puliti, com'è evidente sin dall'iniziale “Her last breath”, sostenuta da un drumming impietoso e da un growl possente. Il riferimento principale sembrano essere i Sepultura, ma in “Absolute” si fanno spazio in maniera prepotente soluzioni d'altro tipo. I Terrorway non rinunciano infatti a stralci che – prendendo questa dichiarazione con i dovuti riguardi – potremmo definire melodici. Il risultato è però lontano da quelli ottenuti da band per le quali la potenza sonora diventa aspetto secondario rispetto alla preponderante orecchiabilità dei pezzi (leggi: In Flames e ulteriori paladini del death metal di stampo svedese). L'approccio è più simile, in alcuni tratti, a quello di cui i Pantera furono capostipiti con i loro primi quattro album. Lo testimoniano i riff serrati: il giro di “Threshold of pain” diventa ipnosi e veleno a partire dal min. 2.25. I Terrorway non ci risparmiano tuttavia alcune delicatezze, come la coda strumentale di “Art of discerment” o l'ampia apertura centrale di “Survivalist instinct” che rallenta il ritmo della sezione ritmica e dei battiti cardiaci prima della deflagrazione finale.
Dopo ventidue minuti e venti secondi, le orecchie sanguinano, avendo io perso l'abitudine ad ascolti di questo tipo. Ma forse è proprio questa la riprova dell'ottimo lavoro ad opera dei Terrorway.
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La recensione Absolute di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-01-25 00:00:00
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