Guai a giudicare la produzione attuale degli artisti facendo riferimento alle esperienze del (lontano) passato e ai gruppi di provenienza dei musicisti stessi, anche perché probabilmente, a diversi dei lettori di Rockit, specie più giovani, ben poco dirà il nome Area, che però, a tutti gli effetti, è stata una delle esperienze musicali più importanti e imprescindibili del nostro panorama - uno di quei pochissimi nomi che è possibile, a ragione, accostare all’aggettivo ‘storico’. Per i più curiosi e attenti, si consiglia vivamente una visita al sito http://www.fariselliproject.it dove esiste ampia documentazione sul gruppo.<
Patrizio Fariselli, raro esempio di musicista in cui preparazione e tecnica non sfociano nei virtuosismi che spesso tolgono cuore alla musica, tastierista e membro fondatore degli Area, propone con il suo Patrizio Fariselli Project un bel disco in cui jazz, impronta rock e anche una certa ‘piacevolezza’ da pop raffinato, riescono ad amalgamarsi perfettamente per quasi tutte le dodici tracce. Equilibrato e ‘limato’, ma mai floscio o insipido, “Lupi sintetici e strumenti a gas” cattura l’attenzione, anche in virtù di alcuni testi davvero interessanti, e scorre comunque quasi ‘leggero’ per tutta la sua durata, privilegiando, a seconda dei brani, le diverse componenti. Come se già non bastassero il talento e la notevole esperienza del nucleo del gruppo, ad arricchire la cornice si prestano le variegate partecipazioni di artisti e musicisti di diversa estrazione (tra gli altri, alcuni componenti dei Modena City Ramblers, e un ‘sempredelirante’ Freak Antoni degli Skiantos).
Diversi sono i brani che meriterebbero accurata segnalazione, per ragioni diverse; eppure, per apprezzare questo disco, basterebbe anche solo un piccolo capolavoro come “Risonanze”, capace di sintetizzare emozione e tecnica con soluzioni eleganti eppure accattivanti. In definitiva, un disco riuscito. Certo, manca forse quella dirompenza culturalmente e musicalmente ‘sovversiva’ che fu una delle caratteristiche del gruppo origine di Fariselli, ma il Patrizio Fariselli Project ha l’intelligenza e il buon gusto di non cercare artificiosamente di ricreare il tempo che fu. Anche se va osservato come scateni sempre qualche brivido riascoltare alla traccia 10 il tema di “luglio agosto settembre (nero)”, specie in un momento storico come quello attuale.
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La recensione Lupi sintetici e strumenti a gas di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-06-26 00:00:00
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