Pur non essendo sotto contratto con nessuna etichetta di produzione, i vicentini Mangroovia hanno avuto (e hanno tuttora) la fortuna di avere un management importante come Lunatik (un nome a caso, Verdena). Questa variabile ha permesso loro di ritagliarsi spazio e visibilità un po’ in tutta Italia, grazie ad alcune tappe come band di supporto proprio ai 3 bergamaschi e la partecipazione al ‘Beach Bum’ di Jesolo nell’anno 2000.
La loro formula, in ogni caso, viaggia sulla falsa riga del crossover che va alla grande in questo periodo: strutture canore alla Linea 77, stratificazione degli strumenti alla Korn e Deftones, utilizzo di supporto dell’elettronica e qualche ascendenza hip-hop. Niente di nuovo, in sostanza, nonostante una buona vena melodica e l’utilizzo del cantato in italiano. Anche perché non lavorando in alcun modo su un modello inedito di forma canzone, è molto difficile realizzare qualcosa di mai sentito finora.
Questo “Micromondi”, comunque, non si discosta dalla linea sopra descritta e non traccia nessuna nuova coordinata. “Radiazioni” è un pezzo che si rifà in maniera troppo esplicita agli At The Drive-In, “Prodotti di un mondo fittizio” è una canzone di stampo chiaramente Linea 77 con reminescenze Marlene Kuntz, ma presenta delle aperture psycho-melodiche interessanti, “Egomera – Sprite” è invece nu-metal grezzo, proprio come la conclusiva title-track, dove Korn, Limp Bizkit e Deftones - e ancora Linea 77 - suonano tutti assieme.
È un demo troppo monolitico e monocolore questo “Micromondi”; essendo orientato in una unica direzione, senza alcuna apertura a qualunque altra soluzione, risulta troppo stancante perché privo di eclettismo e creatività in senso lato. Anche le linee melodiche delle canzoni sono tutte troppo uguali, proprio come la loro struttura.
C’è da cercare la propria personalità. Il management c’è, ma mica per forza deve esserci anche l’identità. Anzi, e questo lo affermo senza alcuna remora, l’identità non c’è. Cercatela Mangroovia, sarebbe la sfida più difficile e bella di tutta la vostra vita.
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La recensione Micromondi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-07-01 00:00:00
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