Il manuale del perfetto hard rocker anonimo, destinato a girovagare tra contest e pub per l'eternità.
Quando si è a corto di parole, in certi casi rivolgersi al web può fornire la soluzione. E allora non mi resta che ricorrere a Wikipedia, che alla voce "Hard Rock" si definisce "una forma particolarmente rumorosa e aggressiva di musica rock. La chitarra elettrica viene spesso enfatizzata tramite la distorsione e altri effetti, sia durante l'uso come chitarra ritmica, sia come chitarra solista. La batteria spesso viene adoperata in ritmi che guidano gli altri strumenti. Il basso viene solitamente usato insieme alla batteria: solo occasionalmente esegue dei riff, mentre viene più spesso usata per scandire il ritmo del brano. Le voci sono spesso ringhianti, stridenti o urlanti. In alcuni casi si adopera il falsetto".
Ecco, non ci sarebbe molto altro da aggiungere per descrivere i Milgram Shock. Fondamentalmente una noiosissima cover band mascherata dietro brani originali, che di originale hanno nulla. Un condensato di tutti gli stereotipi possibili del genere. Sintesi perfetta di tecnicismi ed esecuzioni di maniera. Il manuale del perfetto hard rocker anonimo, destinato a girovagare tra contest e pub per l'eternità. Tutto sommato è possibile che si divertiranno tanto e certamente ispirano persino simpatia, ma queste canzoni sono nulla più che un divertimento tra amici bravi a suonare, che si ritrovano a scimmiottare con gioiosa fierezza gli idoli dei tempi che furono. Anche se siete appassionati di hard rock, statene alla larga.
---
La recensione Milgram Shock di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-10-20 00:00:00
COMMENTI