Si era già parlato qui su Rockit, e neanche tanto tempo fa, della musica dei Renoir, quartetto veneziano che negli ultimi 2 anni si era fatto notare in vari concorsi nazionali (“Arezzo Wave”, Rock revolution”) al punto da conquistarsi un’esibizione da supporter prima di un concerto di Vasco Rossi.
Nella recensione del demo erano state sottolineate sia le cose positive che quelle negative, finendo per prevedere un futuro roseo per la band. E in realtà sembra quasi che i Nostri abbiano fatto tesoro delle osservazioni riportate proprio in sede recensione, andando a smussare tutti quegli angoli che rendevano il prodotto ancora acerbo. Il risultato è quindi “Ovunquealmeno”, esordio ufficiale che colloca i Renoir in quel genere definito dai più - forse troppo facilmente - ‘rock italiano’. Ma di fatto gli ingredienti della proposta non rimandano ad altro: chitarre e voce in primo piano, sezione ritmica puntuale e precisa, suoni e pacca secondo gli standard, tutti fattori che rimandano a precise scelte stilistiche (mainstream in una sola parola).
Ciò non toglie, però, che i 49’ dell’album non siano gradevoli, anzi nel complesso la resa ci sembra superiore alla media. Certo queste sonorità devono essere di vostro gradimento affinchè vi possiate avvicinare a un disco come questo, altrimenti passate pure oltre se siete alla ricerca di sperimentazioni. Qui dentro, infatti, la materia è nota fin dal primo accordo, ma i quattro si impegnano a fondo per darne un’interpretazione il più personale possibile. E forse in questo tentativo i ragazzi difettano un po’ di personalità e di carisma, ma crediamo che con l’attività live e i chilometri in giro per l’Italia, riusciranno ad acquisire quanto prima.
La strada intrapresa ci sembra comunque quella giusta…
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La recensione Ovunquealmeno di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-08-18 00:00:00
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