Completamente ‘made in Novara’ questo progetto che riassume nel nome tutta la filosofia di approccio alle musica che animato i tre musicisti. Jazz e funk, brillante e virtuoso, per una musica ‘lounge’ intelligente, ricca di nerbo e verve.
Non è un ascolto facile, diciamolo subito, perché le tracce del dischetto chiedono attenzione per poter apprezzare tutte le sfumature e le finezze. I fraseggi della chitarra spesso corrono in free-style, salvo poi rientrare a far ritmica nei punti chiave dei brani, il drumming è ricco e pieno di ‘fill’ della batteria - percossa da Nicola Stranieri (già nella big band di Wally Allifranchini) a sostegno di un groove sincopato che privilegia piatti ‘alti’ come il ride, toccato sulla campana, ma anche tom e timpani, e un basso discreto ma costantemente presente, danno vita ad tappeto ritmico incrollabile in funzione di un’interazione a tre che non sembra mancare mai.
Il viaggio musicale che il trio ci propone è quindi sempre equilibrato e dinamico: jazz elettrico e brio pulsante, un alternarsi di brani più ‘nervosi’ ad altri più ‘liquidi’ e rilassati. Stranieri accenta ed enfatizza il sound batteristico, mentre Lupi esplora col basso le profondità ritmiche; infine, la chitarra di Trecate parla e canta, inventa, si espande con lirisimo ed elettrica narrativa.
Mentre canzoni come “Ways” fanno riposare l’orecchio dell’ascoltatore (questa in particolare sembra una ballad alla Weather Report), altre tracce come la “Easy funk” e “Bop”si arrampicano ardite. Molto intima, infine, la chitarra di “Memories”, quasi assorta su se stessa, ipnotizzata e ipnotica al punto da farci respirare un ‘incenso dell’anima’.
La chiusura è affidata ad incursioni elettriche contaminate con ritmi rockeggianti, a ribadire che anche l’Easy Funk Trio si allinea alle nuove forme musicali tipiche di questi anni, proponendo però una personalissima rilettura.
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La recensione s/t di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-08-16 00:00:00
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