Chi frequenta le trasmissioni di carattere sportivo sa che da molti anni esiste un annoso problema che le interminabili sedute alla moviola non riescono mai a districare. Si tratta del problema del calcio di rigore. Accade infatti che la quasi totalità di casi sospetti nascano da un concorso di colpa tra chi commette un fallo leggero e chi accentua la caduta. Il fallo c’è, ma c’è anche la simulazione. E’ rigore o no? Comunque l’arbitro decida le polemiche sono inevitabili.
Ne parlo in questa sede perché anche il materiale promozionale dei gruppi emergenti italiani soffre di un problema simile. Per la più parte dei casi ci si trova tra le mani dischi con spunti interessanti, ma che nel complesso non fanno prevedere sviluppi significativi. Che fare? Stroncarli o incoraggiarli a fare meglio? Tante volte il giudizio non può essere che sommario.
Nel caso di questi Living Mountain 96 propendo per un incoraggiamento, non fosse altro per la costanza con cui proseguono per la loro strada dopo anni di autoproduzione infruttuose. L’esperienza comunque insegna ed è senz’altro positiva la scelta del formato cd-single con due sole tracce a rappresentare un repertorio molto esteso. Nonostante il nome sia un esplicito riferimento alla “Death Valley 69” dei Sonic Youth, gli accenti della loro musica propendono più per un pop rock melodico vagamente vivacizzato da chitarre distorte e ritmi veloci. Dei due pezzi presenti sul cd il migliore è senz’altro “Mary superstar”, che a dispetto di un incedere funky un po’ datato mostra una convincente capacità di composizione. Più insipido invece “Green” le cui linee melodiche ricordano troppo quelle dei Placebo. Nei palinsesti di MTV potrebbero però funzionare entrambi.
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La recensione Tweens (single) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-11-30 00:00:00
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