Il disco che mi è arrivato ha i titoli nell’ordine sbagliato ed alcuni mancano proprio, la presentazione assente ed un paio di foto del giovane gruppo. Quanto è bello smentire le apparenze.
I Godiva incarnano la sana voglia di rock che anima tante cantine, ma la incarnano bene. I generi e i riferimenti sono comuni e i Nostri non si sforzano di attraversarli, mescolarli, o violentarli: imbracciati gli strumenti danno vita a 7 pezzi classici e dai contorni molto ben definiti (quelli del rock schitarroso ma con più di un occhio alla melodia), divertenti e decisamente trascinanti.
Sebbene i testi risultino di difficile interpretazione, ad affascinare maggiormente sono le furie in italiano piuttosto che i buoni arrangiamenti in inglese, “Come sei” e “Aria” piuttosto che “Save our night” e “Spit and go”, senza fraintendere però, che anche se il disco fosse stato composto dai soli pezzi anglofoni, sarebbe rimasto ben sopra la media. Se questi simpatici cazzoni riuscissero a fare ordine nelle proprie idee, credere maggiormente nella proprio lingua, lavorare maggiormente in fase d’arrangiamento e lasciar perdere l’impatto - che senza dubbio va bene così -, non mi meraviglierei, tra qualche tempo, di vedermeli spuntare in una nottata video di emergenti su una delle reti a tema.
Bravi.
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La recensione Zoodiva di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2002-12-17 00:00:00
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