Essentia La nuova stanza (ep) 2002 - Rock, Funk

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Nulla di nuovo sotto il sole: ancora un gruppo alla ricerca della cosa migliore da fare… ancora una band lontana dalla meta.

Tanta voglia di suonare, ma ancora un’impersonalità ed un’inesperienza tale da non poter certo considerare gli Essentia band meritevole di citazioni positive. Già ad un primo ascolto la fantasia e l’originalità sono aggettivi impronunciabili per questo quartetto romano, decisamente legato ai suoni più accodiscendenti della scena post grunge americana.

Loro stessi citano Incubus come riferimento, ma c’e da precisare che la band di Brandon Boyd e Michael Eiziger, nonostante le non brillanti ultme prove discografiche, è decisamente su un’altra galassia rispetto ai Nostri.

La critica in questo caso non si può infatti limitare alla non originalità, ma deve per forza intaccare anche la scelta dei suoni, che in questo demo, anche a causa della registrazione palesemente becera, lasciano intendere la totale assenza di un ragionamento a monte, rispetto a questo particolare non certo irrilevante.

L’elemento che risulta il più spaesato fra tutti è certamente la voce: bella e magistralmente impostata… troppo, fino al limite (ancora!) dell’impersonale o, se preferite, del fine a se stesso (il paragone che mi vien da sparare al volo è Claudio Baglioni).

Da qualche parte bisogna certo partire, ma per ora gli Essentia paiono ancora intenti a caricare le valigie nel bagagliaio.

Un ultima cosa: la copertina del demo mi piace molto, elemento purtroppo marginale rispetto al resto.

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La recensione La nuova stanza (ep) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-02-01 00:00:00

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