L’etica punk, ormai in fin di vita nel panorama della musica attuale, ci ha lasciato in eredità un’estetica che soprattutto negli ultimi decenni ha partorito gruppi punk/hardcore melodici sulla falsa riga di Bad Religion e No Fx; più che mai viva in questi ultimi anni, la nuova ondata di cosiddetto ‘pop-punk’ ha portato al successo un numero impressionante di band dal suono fresco e californiano. Diventa sempre più difficile, però, incontrare gruppi che abbiano qualcosa da aggiungere a ciò che è gia stato fatto.
Detto questo, i Garretti Turgidi suonano un punk-hardcore melodico e immediato sulla scia dei gruppi Fat Wreck, (No Use For A Name, Lagwagon, ecc.) e di sicuro non sfigurerebbero troppo nell’ultima compilation dell’etichetta di Fat Mike.
La formazione, che canta in un buon inglese, vanta due chitarre che comunque non sembrano valorizzare troppo il gruppo, e con le quali si potrebbe forse fare qualcosa di meglio; il risultato è in ogni caso apprezzabile soprattutto nelle prime due tracce “Who i am” (caratterizzata da un assolo vanhaleniano…) e “My own world”.
“7 limitato avanti” in perfetto stile No Fx e cloni italiani (Moravagine, Peter Punk & co.) sembra un po’ troppo lunga e trascinata a forza verso i 3’. Nel cd, infine, è presente anche un discreto episodio emo (la quarta canzone, intitolata appunto “emo”), che almeno a mio avviso appare la cosa più interessante insieme a “For you know”, anch’essa però troppo lunga e che appare la traccia meno ‘immediata’ ma sicuramente più originale.
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La recensione demo (ep) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-02-08 00:00:00
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