Rock italiano di cui si può fare francamente a meno, magari avranno successo come tribute band
I Broken Frames sono una rock band che fa pezzi propri, e pure una tribute band degli U2, e io non capisco come sia possibile: come fai a credere nelle tue potenzialità e al contempo eseguire brani altrui? Perché se fai le cover ti pagano e se fai i tuoi pezzi no? Discorso vastissimo da affrontare e non è questo il momento né il luogo, visto che qui parliamo del singolo “L’Incrocio”, due canzoni in italiano estremamente melodiche, ben arrangiate, impeccabili, se non fosse che non aggiungono assolutamente nulla al panorama musicale e si dimenticano dopo un quarto d’ora: la title track è più arrabbiata e gioca sul classico crescendo, tappetino di chitarre e poi l’ingresso della batteria che sfoga nel ritornello e rimane a sostenere la seconda strofa, assolo alla guitar hero, reprise e perché no, qualche virtuosismo vocale, mentre “L’Errore” è più pop e ricorda “Mysterious Ways” dei succitati U2, poi nell’inciso precipita e si confonde con un milione di canzoni, immancabile assolo e l’immagine di Marco Carta che vince Sanremo mi si palesa di fronte e mi tormenterà per tutto il giorno, lo so.
Sono soltanto due tracce e forse non bastano per esprimere un giudizio definitivo, ma le premesse ci sono tutte per aspettarsi l’ennesimo album di rock italiano ben suonato ma impersonale, stereotipato e di cui si può fare francamente a meno. Magari avranno successo come tribute band.
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La recensione L'incrocio di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-03-07 00:00:00
COMMENTI (1)
Faccio parte della band, dunque sono di parte e non pretendo di cambiare i giudizi di chi ci ha recensito, dato anche che la musica è soggettiva; voglio solo far presente una cosa: "come fai a credere nelle tue potenzialità e al contempo eseguire brani altrui? Perché se fai le cover ti pagano e se fai i tuoi pezzi no? "
Ebbene si, se faccio cover mi pagano, ma siccome i soldi non cadono dagli alberi, e per registrare un disco ne servono tanti, mi sembra la nostra sia una necessità, e non credo possa esser giudicata male, come invece molti fanno, perchè rabbrividiscono al solo sentir parlare di tribute band.
Chiudo con una recensione recentemente pubblicata, da chi non sapeva che facciamo anche la tribute band: ilgerone.net/lincrocio
Buona musica