Parecchia strada da percorrere, parecchi accordi da ritrovare, parecchie canzoni da rifare
Mettiamola così: c’è di peggio. Però c’è comunque parecchia strada da percorrere, parecchi accordi da ritrovare, parecchie canzoni da rifare. Inigo & Grigiolimpido con “Controindicazioni” provano a scrivere una nuova pagina di quel filone di rock in italiano che ben si conosce. Il punto però è che per quanta buona volontà ci mettano, Inigo e soci falliscono la chiamata alle armi. Il ritornello grandioso e memorabile che spacca il cuore delle masse non c’è. Se sei Vasco hai “Vita spericolata” e nessuno ti raggiungerà più. Se sei Ligabue hai “Piccola stella senza cielo” e la notte in pugno. E se sei Gianluca Grignani hai il tuo tesoretto di capolavori messi in salvo dall’attuale periodo nero.
Gli Inigo & Grigiolimpido invece hanno poco dei riferimenti emersi. Non i picchi artistici. Giusto qualche suono leggermente indurito, qualche vocalità un po’ strascicata, qualche frase di circostanza che forse era meglio tenersi dentro (“Sofia Sofia, se tu fossi una città io sarei la Bulgaria”, da “Faccio il filo a Sofia”). La semplicità non è mai una colpa. Semmai il problema è quando si scambia la sacrosanta passione per un talento che ancora non c’è. Ampliare gli ascolti, curare di più gli arrangiamenti e trovare il ritornello giusto. I margini ci sono per fare di più.
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La recensione Controindicanzoni di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-07-14 00:00:00
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