Ambient e drones, un'immersione negli abissi.
Uno di quei lavori da ascoltare con gli occhi chiusi, lasciandolo scorrere come le sillabe in una meditazione. 8 brani strumentali, di ambient con venature industrial e tracce di trip hop. Drones ciclici, dilatati, agiscono e reagiscono all'ambiente nel quale li ascolti. Alcuni pezzi, come "Elephant", raggiungono picchi che ricordano i Pan Sonic, ma è un momento, poi tutto torna ad essere etereo e al contempo plumbeo, come ti immagini sia perdersi nello spazio. C'è anche una cover, del tutto reinventata, di "Hooker with a Penis" dei Tool. Titoli come "Solaris" o "Heisenberg" la dicono lunga sulle influenze cinematografiche di Ushiro Mawashi, alle quali potremmo aggiungere Kenji Kawai, autore della colonna sonora di "Ghost in the Shell".
Crescono d'intensità questi brani e non si può ascoltarli separati, questo album necessita un'immersione, dalla quale si esce purificati e spurgati da tutto il nero che abbiamo assimilato durante l'ascolto. Un'ottima prova.
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La recensione Vesper di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-10-23 07:30:00
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