Dopo i Lecrevisse divenuti con merito ‘Primascelta’, la Jestrai Records ci presenta il debutto di tre ragazzi di Crema, dal fascinoso nome e dall’altrettanto poco fascinoso sound alternative davvero poco personale. “Sublime follia” prende corpo attraverso dodici tracce che hanno il pregio di essere grezze e riottose, un sound sostenuto e diretto, aperto dalla sussurrata “La mela d’oro” che prepara il campo ad un album registrato da Lorenzo Caperchi (Bluvertigo, La Sintesi, Soerba) in totale presa diretta. Padronanza dei propri mezzi, che viene però dimostrata in tracce clone dei Verdena (“L’affanno” e “La matta” ad esempio), breakkate da rimandi fin troppo stucchevoli ai Nirvana post “Nevermind” (si ascolti “Kombo”).
La sensazione col proseguio dell’ascolto, si fa leggermente asfissiante (“Scomodi shocks” è la figlioccia di “Smells like teen spirit”), un disturbo latente che non giova certo alla band (molto giovane, è bene ricordarlo) geneticamente nata sullo spartito di Cobain e compagni.
“Sublime follia”, quindi, è un prodotto perfetto ma già sentito. Anzi: troppo perfetto e già sentito per poter far breccia nel cuore.
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La recensione Sublime follia di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-04-10 00:00:00
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