Wigan Casino Soul nighter 2002 - Soul

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Torino? E’ la capitale del soul! Più sogno che realtà, purtroppo. Rimane il fatto che da quelle parti qualcuno riesce a produrre dischi come se la Motown e la Stax avessero sedi distaccate a Pinerolo o Stupinigi. E lo fa piuttosto bene, per giunta.

“Soul nighter”, terza fatica dei Wigan Casino (dopo un mini cd ed un singolo), è la dimostrazione di come si possa proporre del buon soul pur avendo poco a che spartire con le coordinate geografiche dei protagonisti della black music. Il disco in questione è una sincera dichiarazione d’amore nei confronti del groove dei sixties, accompagnato da felici intuizioni alla Bacharach. Quindici i pezzi, tra cui sei cover, che vanno dai Tams (ottima la reinterpretazione della loro “Be young be foolish be happy”) alle Supremes, fino ad arrivare a Jackie Wilson, Maxine Brown e Curtis Mayfield. Tutti assolutamente in grado di reggere il confronto con gli originali. Interessanti anche i brani scritti da Max Tinozzi, ‘deus-ex-machina’ dei Wigan Casino, ben suonati da una band particolarmente ispirata, sorretta dalla vivacità dei fiati e dalla ottima resa del coro. Un po’ in difficoltà, invece, il vocalist Luca Lazzerini ogni qualvolta si trova alle prese con tonalità alte, ma, in fondo, si tratta di un peccato veniale, che non riesce ad intaccare la validità di questo lavoro. Che, oltre a godere di buoni arrangiamenti, ha il grande pregio di divertire. Impossibile non sentire l’esigenza di muoversi: la vivacità della band torinese è contagiosa. Attenzione: il virus dei Wigan Casino potrebbe infettare chiunque.

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La recensione Soul nighter di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-04-11 00:00:00

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