Figli della new wave e del post punk, i Clustersun meritano fiducia
Pur rientrando senza problemi nell’ambito dello shoegaze, i Clustersun sono figli della new wave e del post punk. Le chitarre lievi e le voci in primissima fila distanziano parecchio la band catanese dal resto del filone dream pop. “Meteors” suona come dei Mansun in vena psichedelica, mescolando linee vocali orecchiabili e una grande sapienza strumentale. Il basso plastico di “Be Vegetal” introduce un brano che inizia dai New Order e finisce per infiammarsi dalle parti dei Cure, toccando in poco più di quattro minuti trent’anni di musica irrequieta e indomabile.
L’impostazione dei Clustersun è in effetti rigorosa e filologica. Tutte le componenti, dalle tastiere alla batteria, seguono quasi alla lettera i dogmi del caso. A salvare la band dalla prevedibilità è la qualità di scrittura, che consente al disco di padroneggiare l’argomento senza balbettii o imbarazzi. “Nebula” in questo senso è l’esempio più calzante: una canzone forse naif e per certi versi già ascoltata mille altre volte. Eppure quei suoni dark sono perfetti - le chitarre ultrariverberate sono ottime - e il pezzo è tra i migliori della raccolta. In generale manca un po’ di sporcizia, di rabbia, di rischio. Solo all’ultimo giro, con la bella “Clustersun”, emerge una giusta dose di aggressività, altrove invece più smorzata. In ogni caso, “Out Of Your Ego” è un buon album. I Clustersun meritano fiducia.
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La recensione Out Of Your Ego di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-08-20 00:00:00
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