Loris EDP PalmieriTutti i suoni che fanno le canzoni2014 - Cantautoriale, Elettronica, Alternativo

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Se l'acronimo Electro Dark Project vi intriga, ascoltate qualcosa di electro o di dark ma lasciate perdere questo disco.

EDP sta per Electro Dark Project. Io avrei sostituito la D di Dark con la T di Tamarro. Davvero, siamo al cospetto di una delle cose più da sala giochi dell'anno. Forse del decennio. Non saprei dirlo, comunque se dovessi usare la parola dark la abbinerei al massimo a “La forza”, il pezzo più wave del lotto. Il resto è occhiali a specchio, voce distorta e giacche color pastello: fra soft porno (il sax di “Mondo fatto”), "I ragazzi del muretto" e "Sposerò Simon Le Bon".
Un disco da festa delle medie, anzi no, un disco da film anni ottanta che parla (male) di feste delle medie. Tastiere a profusione, testi ingenui al limite dell'elementare, accenni di rap eseguito nella sua forma più basilare e, come già detto, voce distorta senza nessun motivo plausibile (ascoltare “Ti sogno” per esempio, è una lotta contro il fastidio che causa quel cantato senza senso - non che una voce pulita avrebbe potuto migliorare più di tanto una canzone antica e, sì diciamolo, proprio brutta).
“Quanto vivere” inizia così: “E di canzoni è tanto pieno il mondo che iniziano a scarseggiare le parole nuove”. Io direi che, in questo caso, a scarseggiare non sono le parole ma la capacità di usarle.

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La recensione Tutti i suoni che fanno le canzoni di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-10-30 00:00:00

COMMENTI (1)

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  • lorisedp10 anni faRispondi

    peccato, xke non siete ancora pronti per questo.. forse cara letizia non hai ascoltato tutto il disco, o forse non hai "ascoltato" ma lo hai sentito in macchina mentre correvi per le vie del centro imprecando contro gli altri automobilisti.