Diaframma Il ritorno dei desideri (ristampa) 1994 - Rock, Punk, New-Wave

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Che emozione rivedere sugli scaffali dei negozi “Il ritorno dei desideri”, il mio primo album dei Diaframma, quello che mi ha fatto conoscere la band toscana ed innamorare della splendida poetica di Federico Fiumani.

Ma, bando alle nostalgie, “Il ritorno dei desideri” é un disco magnifico che annovera la presenza di alcuni sommi esponenti della scena rock italiana, a partire da Gianni Maroccolo (sia al basso che nelle vesti di produttore) per proseguire con Mara Redeghieri (voce e cori) e Francesco Magnelli (piano). L’opera torna disponibile a distanza di nove anni dalla sua prima pubblicazione (marzo 1994), andando a colmare il buco promozionale e distributivo causato dal fallimento dell’allora etichetta discografica Contempo records, costretta a chiudere i battenti alcuni giorni dopo l’uscita dell’album.

E così chi all’epoca non era riuscito ad accaparrarsi le poche copie del prezioso dischetto messe in commercio, può ora consolarsi con una versione rimasterizzata che consta sei canzoni inedite (che ad onor del vero non paiono all’altezza degli altri pezzi) e una rinnovata veste grafica, molto elegante e raffinata.

Onestamente, mi rode parecchio pensare che qualcuno ascolterà per la prima volta il suono grezzo e pungente de “Il sogno”, la forsennata cavalcata chitarristica di “Underground”, il ritmo frizzante di “Luminosa innocenza” (qualcuno ricorda il simpatico video con Betty Bop?), le trame ariose e raffinate della title-track e l’intenso respiro acustico di “Metropolitana 9 e 30”.

Come non provare invidia, poi, pensando a chi sarà trafitto da un colpo di fulmine imbattendosi nella decadente poesia di brani come “Labbra blu” (“C’è una ferita in fondo al cuore, grande come non l’hai vista mai, guarda il sangue e il suo colore è bellissima”), “Né meglio né peggio” (“Non sono i quattro lati di una stanza a darmi un po’ di fantasia se son triste”) e “Manca l’acqua” (“Manca l’acqua accenderemo candele per rischiarare la terra ed il mare”), sicuramente tra le più belle liriche mai uscite dalla penna di Fiumani.

Tutto sommato, però, mi posso sempre consolare, pensando ad un amore che dura da quasi dieci anni e mi fa ancora palpitare il cuore.

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La recensione Il ritorno dei desideri (ristampa) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-07-17 00:00:00

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