Critica, ironia, semplicità: un lo-fi acustico che merita più di un ascolto.
In assoluta controtendenza con le logiche social Tepo, cantautore di Cesena, ha scelto di mettere in prima fila le sue canzoni, piuttosto che un’informazione di più sul proprio conto. Con grande riservatezza e una buona dose d’umiltà ci regala un nuovo album di inediti, “Per il tuo bene”, su cui vale la pena spendere qualche bella parola.
I suoni sporchi di chitarra acustica e batteria, espressione di un apprezzabile lo-fi, non aggiungono nulla di nuovo sul fronte musicale, ma riescono, in fin dei conti, a passare in secondo piano rispetto alle canzoni considerate nella loro interezza. C’è il Tepo critico e ironico, che attacca con delicata ferocia le nefandezze dell’italiano medio o si lancia in strampalate storie strappa-sorrisi come quella di Marco Pisellonio in “MP”; c’è il Tepo che gioca a fare i Pavement di provincia (“When I’m Down”) o strizza l’occhio ad Alessandro Fiori nella parentesi più intimistica di “Groviglio d’anime” e “Domani”. Piccola vera perla dell’album, però, è sicuramente “Diario di un viaggiatore mancato”: una canzone semplice e spensierata, il bisogno di evadere dal grigiore quotidiano tra una manciata di ricordi ed il gusto di perdersi in questi ultimi come un in un lungo cammino. Nonostante i diversi volti che Tepo ci mostra all’interno del disco, lo stile risulta omogeneo e riconoscibile; l’unica vera pecca è forse la difficoltà di poter apprezzare appieno l’album fin dal primo ascolto, vuoi per la produzione “casalinga”, vuoi per l’assenza di arrangiamenti musicali di spicco. Il giudizio finale, in ogni caso, resta positivo: che Tepo voglia o no perseguire il suo anonimato non importa; il disco ha degli ottimi spunti da valorizzare e questo è ciò che conta.
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La recensione Per Il Tuo Bene di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-12-30 00:00:00
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