Katsushiro perso nel bosco: un grido di rivolta alla ricerca dell'armonia universale.
I Katsushiro perso nel bosco hanno colto nel segno, affrontando tematiche attuali in un modo fresco ed originale.
Un indie rock vario, di qualità e coinvolgente. I momenti strumentali sono vestiti perfettamente addosso alle parole, aumentandone la potenza quando necessario. Sono da apprezzare gli arrangiamenti che rendono unico ogni brano senza cadere nella ripetizione. Non c'è nulla che stona: una tastiera poetica, un basso preciso ed una chitarra con un bel groove arricchiscono enormemente i brani. Il cuore rock batte in ogni pezzo pur lasciando spazio a carezze armoniose di tastiere e violini.
Altro punto a favore per la varietà di approccio vocale (con lontane sfumature alla Giovanardi) in base alla tipologia di testo e composizione musicale. Infatti, si veda ad esempio il brano che apre la tracklist ossia “Tifiamo rivolta”: non presenta la modulazione vocale tipica del cantato, bensì lascia spazio ad un vero e proprio grido di incitamento alla rivoluzione. Si tratta di un tema molto attuale che rispecchia l'opinione di una moltitudine di persone tradita e soffocata dal sistema. L'intento ben evidente dei KPNB è quello di creare una sinergia universale animata dall'amore verso il prossimo, dicendo basta ai soprusi, all'egoismo e alla violenza.
È soddisfacente trovarsi di fronte ad un disco che ha il coraggio di parlare, la musica diventa strumento di comunicazione globale tra armonie fiabesche, fiducia nel futuro e milioni di voci unite in un urlo di libertà.
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La recensione Katsushiro perso nel bosco di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-10-03 10:17:00
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