Questo corposo e ben studiato primo demo mette alla luce le buone qualità tecniche (ma soprattutto melodiche e compositive) del sestetto milanese. Si inizia con “Broken mirrors”, un pezzo molto veloce e tirato, e grazie a questa prima canzone l’ascoltatore noterà subito il genere proposto dal gruppo, power-symphonyc metal. Ovvero un incrocio ben suonato tra Iced Earth e gli epici Blind Guardian, ma voglio azzardare anche a mettere un pizzico di Iron Maiden. La matrice degli altri tre brani ovviamente sarà la stessa: cavalcate, stacchi melodici di chitarre suonate da Lorenzo Galleani (ottimo anche come supporto vocale in certi pezzi.), e dall’ultimo entrato della band, il melzese Riccardo Rebughini.
Ciò che caratterizza maggiormente il corpus sonoro delle canzoni è l’ottimo e prezioso lavoro del tastierista Alessandro Tocchio. Grazie a lui tutto il lavoro scorre liscio e senza intoppi: violini, tappeti orchestrali e alcune parti di pianoforte s’innestano alla perfezione con l’impegno e la grinta che questo gruppo vuole mettere in risalto in ogni nota di questo debutto.
Mirko Biassoni, ottimo vocalist, riesce a dare sempre una buona interpretazione vocale in ogni canzone, mentre il basso (suonato da Luca Palmieri) si sente poco, ma rimane anche lui sopra la sufficienza. I migliori numeri si sentono nella terza canzone (“Warlock quest”), la più veloce e la più lunga con i suoi sette minuti e quarantaquattro secondi di puro metal!
Per quanto riguarda il difficile lavoro dietro le pelli, il tutto è affidato alla buona tecnica del giovane Federico De Zani. Ottimi passaggi e molta incisività sono la base per una batteria che varia da un leggero power anni ’80 a vere e proprie accelerazioni death/trash. Forse è lo strumento registrato meno bene in questo mini-cd, per cui ci auguriamo che nel prossimo lavoro della band questo mio consiglio sia tenuto sott’occhio.
Comunque un plauso ai ragazzi, che sembrano aver imboccato la strada giusta; ce n'è ancora molta da fare, ma ascoltando le quattro tracce non sarà certo impervia o in salita.
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La recensione In chaos we trust (demo) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-08-20 00:00:00
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