Alcuni dicono che in musica sia gia' stato inventato tutto e che esistano solo varianti... se per caso dovessimo accettare questa idea, bisognerebbe comunque ammettere che la variante musicale proposta da Bernardo Lanzetti gode di un'originalita' fuori dal comune per il panorama italiano.
I Sing The Voice Impossible, splendido digipack distribuito dalla M.P.Records, e' sicuramente un lavoro che, al di la dei gusti, non lascia indifferente alcun tipo di ascoltatore; le sonorita' raffinate ed elaborate di Lanzetti potrebbero non piacere a molti ma sicuramente insinuano la curiosita' di ascoltare il brano fino in fondo per vedere come va a finire...
L'autore da sfogo a tutta la sua vena creativa sbizzarendosi in composizioni che non seguono un apparente filo logico, ma fluttuano tra atmosfere eterogenee, travalicando piu' generi musicali, spesso in segno di sfida e rigorosamente in inglese.
Il CD si apre con due brani sconnessi tra loro come l'orientaleggiante Radio Shangai e l'irriverente She's Gonna Rock You.
Interessante l'esperimento di Can You Dance To It?, invito a ballare sfidandoci con una base ritmica in 5/4; il brano e' riproposto anche nella versione rielaborata al contrario ?tI oT ecnaD uoY naC.
C'e' anche spazio per momenti piu' lenti e caldi come l'evocativa Come Again o la passionale In The Fine Art Of Lovin, nelle quali l'elettronica fornisce sempre una base alle evoluzioni vocali di Lanzetti; tale abbinamento raggiunge il suo punto piu' estremo nella title track I Sing The Voice Impossible, brano decisamente sperimentale e incredibilmente attraente.
L'attitudine prog, la ricerca di suoni elaborati elettronicamente e il trasformismo vocale rendono questo lavoro affascinante ma al tempo stesso difficile, soprattutto perche' non si inquadra nelle tendenze della musica italiana odierna.
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La recensione I Sing The Voice Impossible di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1999-02-09 00:00:00
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