Scoprire cosa si cela dietro l'apparenza fa paura. In cosa credere per superare l'ostacolo?
Cosa c’è “Dietro il mondo”? È proprio questo il titolo del primo album dei Laik-oh, gruppo indipendente del mantovano che con questo progetto prova a sperimentare nuove sonorità all’insegna di un rock carico di sfumature elettroniche. Sei tracce che racchiudono un’altra realtà ancestrale, fatta di presenze sinistre e “senza religione”. Libertà di esprimersi a 360° senza sentire l’obbligo di dover sottostare a etichette o limiti di genere.
Un lavoro concentrato di divagazioni elettroniche che racchiudono la vera essenza della band, giovane e aperta sicuramente a nuove sfide. Si apre il viaggio all'interno dell'album con "Secoli di stragi", un brano che crea l'atmosfera adatta per l'ascolto di "Dietro il mondo", noir e carica di tensione. La voce di Matteo Bortesi si nutre di ciò che ha immaginato ("Assalto all'inverno"): si trascina e si abbandona sulla musica di Luca Peshow al basso e Michele Mantovani alla chitarra e al synth. Ogni canzone viene annunciata da un'apertura strumentale di chitarre straziate che simboleggia un inferno interiore e un'urgenza di liberarsi dai demoni evocati in "Asian Trip 1" e "Asian Trip 2".
Alla fin resta la domanda data dal titolo dell'album, la curiosità lecita di sapere cosa c'è "Dietro il mondo": ebbene, il punto di arrivo è l'uomo, che nasconde te, con le tue paure e fragilità.
Tra i rimandi che si possono fare ascoltando “Dietro il mondo” ci sono gli italianissimi Subsonica delle origini e i maestri del genere elettronico Massive Attack.
Tra le pecche di questo lavoro c’è forse la tendenza a non approfondire i testi che spesso si fa difficoltà a decodificare.
Coraggiosa comunque la scelta di cantare in italiano anche se non si addice molto alla sonorità del genere.
---
La recensione Dietro Il Mondo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-01-14 23:59:00
COMMENTI