Primo demo per la band di Voghera che si presenta al pubblico con un lavoro che è un’equilibrata miscela tra rock, blues e ballate sentimentali. Sei brani che si ascoltano con una certa piacevolezza, anche per merito della linearità del discorso musicale che dà un senso di ‘compattezza’ all’intera opera.
Riff curati e intriganti che richiamano alla mente le sonorità di band storiche come i Rolling Stones o i Lynyrd Skynyrd. L’ensemble formato da due chitarre, basso, voce e batteria che - anche per merito della registrazione realizzata molto probabilmente in presa diretta - riesce a trasmettere l’energia necessaria e a mantenere vivo l’interesse nell’ascoltatore. In “Requiem per un amore”, uno degli episodi più riusciti del cd, la voce di Marco Reggiani da il meglio, mettendo in evidenza le caratteristiche particolari del suo cantato, dal registro basso e dal timbro ‘vissuto’. Le liriche sono leggere, a volte un po’ troppo, fino a toccare - forse volutamente - venature ‘trash’ come in “Dondola bambola” (“La mia bambina è malata / vuole una sculacciata / la mia bambina vuole una medicina / fino a domani mattina”).
Tutto sommato i Soliti Sospetti riescono a ‘dire la loro’, presentando un’opera interessante, specialmente nei momenti in cui si allontanano dai propri ‘idoli’ per approdare ad uno stile più personale ed originale, prerogativa fondamentale per trovare uno spazio nella scena musicale odierna.
---
La recensione demo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-09-28 00:00:00
COMMENTI