Serate di pioggia e la voglia di fare musica: una coppia di amici con la voglia di farsi ascoltare
Metti un giorno di pioggia, due ragazzi e voglia di fare musica: questo il presupposto di “In alto così in basso”, demo autoprodotto in home recording dai Three Moons.
Un lavoro nato senza particolari intenti, così come dichiarato dagli stessi autori, che rispecchia a pieno questa prospettiva: “suoniamo senza dare giustificazioni”. Ma quando si fa musica è necessario dare un senso e una sostanza all’idea che si vuole esprimere e in “Come in alto così in basso” non sempre, quasi mai, vengono esplicitati. Si tratta di undici tracce in cui si alterna l’italiano all’inglese con una scarsa padronanza della seconda, che potrebbe essere la chiave di svolta di un assetto strumentale di per sé soddisfacente, seppur acerbo, ma stroncato involontariamente dalla testualità, decisamente priva di incisività.
Brani “anarchici”, che non seguono una logica precisa ma creano caos nella comprensione del lavoro. Alcune tracce presentano caratteristiche simili: è il caso di “The night of moon” e “The day of the sun”, due facce della stessa medaglia quasi fossero incipit e conclusione di una colonna sonora blues.
Il lavoro guadagna credibilità nel momento in cui si cerca di essere più disinvolti e sinceri: e così si ascolta “Memories”, un’american ballad che strizza l’occhio da lontano a Bob Dylan o “I can Feel”, un brano che ha maggiore personalità, grazie alla batteria e il basso incisivi.
"Mi sento spesso un nodo in gola e non importa se ci sarai" così cantano l’amore in “Gloria” o la quotidianità di "storie vissute a casa mia" in “Foglie” in cui si avverte la malinconia autunnale. Con qualsiasi presupposto si ascolti un lavoro di questo taglio vale sempre un principio: essere liberi di creare non sempre porta un lavoro che vale la pena di mettere in gioco tout court.
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La recensione "Come in alto così in basso" di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-01-26 23:40:00
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