Un disco incompleto costituito da brani electropunk sul quale ci si sarebbe dovuti soffermare di più.
Capita spesso che, a causa di qualche insoddisfazione generale, della certezza di poter fare di più o della necessità di non ricadere ancora una volta sui soliti prodotti, si decida di cambiare prospettiva allontanandosi dai vecchi suoni e dai vecchi metodi di scrittura tentando di sperimentarne di nuovi; ci si mette in gioco poiché è una mossa rischiosa, pochi sono i musicisti che riescono a concretizzare al primo colpo questo cambiamento, ben altri incosapevolmente sfornano prodotti che deludono le aspettative ed è purtroppo il caso dei Kisiljevo che con questo nuovo disco cercano di dar voce alla loro metamorfosi con l'inserimento di elementi digitali nelle già ascoltate influenze punk e stoner dei precedenti lavori.
Il miscuglio di questi nuovi ingredienti non ha portato ad un risultato gradevolissimo: 6 brani dei quali 4 con un'introduzione quasi identica, strutture statiche ed ossessive che stancano facilmente e percussioni elettroniche che, in un contesto dove dei ritmi rilevanti risultano indispensabili, finiscono invece col passare in secondo piano rispetto ai restanti strumenti.
Un lavoro incompleto sul quale ci si sarebbe dovuti soffermare di più; probabilmente, se studiato a sufficienza, considerando un'idea di fondo che non dispiaceva affatto, "The Hungers" sarebbe potuto essere un gran bel disco.
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La recensione The Hungers di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-03-03 12:07:00
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