Rachele Bastreghi Marie 2015 - Cantautoriale

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un buon inizio solista che ha in sé le carte per scrollarsi di dosso, maschere ed eteronimi e volare quindi lontano e molto in alto.

Non fa le cose a caso Rachele Bastreghi che tutti chiamiamo confidenzialmente Rachele, come si fa concedendosi la presunta intimità idealmente instaurata con qualcuno che per quindici anni hai ascoltato cantare così tanto e così bene. Fa le cose con cura dicevamo, mettendo a punto un piccolo ep in grado di teletrasportarci al centro degli anni '70 più profondi, musicalmente radicati e italiani.
Cinque canzoni tra cui due cover: "All'inferno insieme a te", ripresa da Patty Pravo che a sua volta cantò la versione adattata da "Detachez-moi les bras", incredibile pezzo di Claude Puterflam - uno degli Elvis francesi per eccellenza - del 1969, e "Cominciava così", brano dai tratti lisergici firmato Equipe84 e uscito nello stesso anno del brano francese. Gli altri tre brani, scritti da Rachele stessa, sono in qualche modo la risposta attuale a questi due esempi, a un'idea di quel decennio italiano in musica. Se proprio "All'inferno insieme a te" ha in sé un riferimento al Morricone de "La cosa buffa", "Senza essere" e "Il ritorno" ne sembrano, a tratti, l'apertura estrema in chiave contemporanea. Proprio Morricone - che Rachele Bastreghi non perde occasione di ricordare come riferimento - risuona fortissimo tra queste nuove canzoni che sanno non replicare la chiave compositiva dei Baustelle (le cui musiche sono da sempre scritte ed eseguite anche da Rachele) tradendo nei testi un certo gusto pop in grado di alleggerire ma mai svilire i toni più densi delle parti musicali, come si confà con naturalezza al pop meglio riuscito.

La squadra di musicisti è tra le migliori sul campo a partire dalle chitarre di Marco Carusino, già col primo e importante Morgan solista e con I Cosi - una tra le migliori formazioni italiane che negli ultimi anni si siano affidate alla ricerca di un sound tanto vicino al vintage e tanto lontano dalla macchietta - fino alla produzione di Giovanni Ferrario (anche lui già col Castoldi di "Canzoni dell'appartamento").
"Marie" - nome in codice di Rachele per raccontarsi in questo primo giro - è un buon inizio solista che ha in sé le carte per scrollarsi di dosso, al più presto, maschere ed eteronimi e volare quindi lontano e molto in alto.

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La recensione Marie di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-02-24 09:00:00

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