Esordio discografico per questo quartetto siciliano dedito ad un rock piuttosto classico, dai mille riferimenti. L’andamento generale di questo cd è soprattutto rivolto verso le ballate che risultano efficaci laddove sono impreziosite dalla presenza degli archi (come in “Prima del poi”), un po’ meno se arrangiate secondo lo schema chitarra-basso-batteria. Alcuni brani cercano la denuncia sociologica contro la mafia (“La villa del boss”, “Anonimo” e “Il blues del benessere”) ma non si può parlare di concept visto che per il resto la poetica dei testi, un tantino cupa, è più intimista. A conti fatti le liriche sono più efficaci delle idee musicali che non suscitano particolari spunti di innovazione. Il pericolo reale, però, è quello di trovarsi davanti ad una proposta musicale sentita mille altre volte, con il pericolo dello stereotipo che si affaccia troppo spesso tra le pieghe di un disco che rischia come molti altri, di perdersi nel marasma generale di questi anni.
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La recensione Storie poco normali di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-11-12 00:00:00
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