Gli Anedonia cercano un alter ego…disperatamente
“Anedonia” significa appiattimento affettivo e dell’emotività. Il gruppo romano Anedonia non a caso ha scelto di chiamarsi con questo nome: vuole descrivere attraverso la sua musica lo stato di passività in cui si trova la maggior parte della gente oggi nella società occidentale.
La pubblicazione di “Cercasi disperatamente alter ego”, loro quarto album, non si sottrae a questa logica. Prendendo come modello i CSI ma con un allure più pop, la band cerca di affrontare la tematica delle difficoltà dell’uomo nel mondo con una metafora calcistica in “Dopo il fallo un rigore”; del bisogno di reazione a una vita passiva in “Cercasi disperatamente alter ego” e delle donne costrette a diventare finte bambole per conformarsi ad un falso canone di bellezza in “Il plastico degli assassini”. “Barbanera”, “Scheggia” e “Cuore di amante” raccontano storie o favole che affascinano l’ascoltatore.
I testi sono stati composti dalla scrittrice teatrale Mariaelena Masetti Zannini, talmente elaborati da risultare di difficile comprensione ai primi ascolti, per l'utilizzo di parole molto ricercate e di strutture complesse, non sempre adatte a composizioni di base pop.
In generale è un lavoro discreto che si può ascoltare per curiosità.
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La recensione Cercasi disperatamente alter ego di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-05-19 23:00:00
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