Moon I Mean Moon I Mean EP 2015 - Soul, Reggae, Indie

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Un reggae-rock ibrido, sullo stile dei Blondie, e una formazione che, sebbene un po' acerba, dimostra diverse buone intuizioni

Un reggae-rock ibrido, che fa pensare alla sbornia di musica giamaicana che si era impossessata in varia misura dei musicisti new wave nei primi anni Ottanta: questa l'impressione che dà l'ascolto dell'ep d'esordio dei romani Moon I Mean. C'è il levare, c'è il basso sincopato, c'è una voce femminile che per personalità e caratteristiche ricorda un po' Debbie Harry: non a caso i Blondie sono uno dei gruppi di quell'ondata che più ha flirtato col reggae.

E come i Blondie i Moon I Mean hanno in mente due cose principalmente: la orecchiabilità, che c'è in tutti e quattro i pezzi dell'ep (anche se il rischio di percorrere melodie troppo battute c'è, in "Enough" soprattutto), e l'imprevedibilità, la possibilità di mescolare un po' le carte, chiamando in causa il gospel nel ritornello di "Welcome to paradise", le Hawaii con la chitarra di "Enough", il post-punk in "Wrong concept" e "Glory in the corner".

Sono proprio questi aspetti a rendere interessante il suono dei Moon I Mean che, sebbene ancora un po' acerbi, dimostrano in questo esordio di avere più di qualche buona intuizione. Vedremo che ci riserveranno in futuro.

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La recensione Moon I Mean EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-07-29 08:00:00

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