Plastije Blown surface (ep) 2001 - Rock, Funk, Dark

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Plastije atto secondo: stesso titolo del primo, stesso identico e scarno art-work, stesse intenzioni, e un sicuro passo in avanti per ciò che concerne il risultato finale.

Innanzitutto una chiara maturazione nella scrittura: i tre pezzi suonano – finalmente - scevri da strutture troppo marcate, risultando nell’insieme sicuramente più efficaci di quanto il gruppo ci aveva già fatto ascoltare, l’uso delle macchine appare ora più consapevole e preciso, e le atmosfere, questa volta molto più vicine all’industrial che al dark, si fanno più decise e curate; notevole anche il lavoro effettuato sul basso, ben ‘coagulato’ nell’insieme e non semplicemente costretto in continui riff slappati.

Ancora qualche problemino, invece, per quanto riguarda la voce, che rimane abbastanza insignificante e assai poco espressiva nei suoi parlati/urlati continuamente coperti da filtri ed effetti; ma, in fin dei conti, é un particolare che non va ad intaccare la buona riuscita del lavoro.

Ottime comunque le intuizioni ritmiche di “Sixty”, il basso distorto di “Seven” e l’atmosfera glaciale di “Scround”, tre tracce che, pur essendo poca cosa, rivelano un’evoluzione interessante e una continua ricerca, che se approfondita ulteriormente potrebbe portare a qualcosa di veramente buono.

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La recensione Blown surface (ep) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-12-14 00:00:00

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