"Dendrophilia" è interamente caratterizzato da una forte e costante impronta stoner che, prendendo le distanze dalla sua connotazione rock, va ad abbracciare i toni cupi e nebbiosi dello sludge, addensati da una dose di grunge che dà una connotazione a tratti dilatata e ancora più genuinamente rumor
Un accompagnamento di 20 minuti in perfetto connubio con la coltre grigia che avvolge la Bassa Padana, nel classico scenario di una fredda mattinata di autunno. "Dendrophilia" è interamente caratterizzato da una forte e costante impronta stoner che, prendendo le distanze dalla sua connotazione rock, va ad abbracciare i toni cupi e nebbiosi dello sludge, addensati da una dose di grunge che dà una connotazione a tratti dilatata e ancora più genuinamente rumorosa all'intero lavoro.
I brani lasciano molto spazio agli strumenti, riuscendo molto bene a differenziarsi a livello compositivo, come ad esempio in "Malinconia estiva" dove la linea di basso iniziale riesce ad evocare un'atmosfera veramente malinconica e leggera. "Dendrophilia" in virtù della voce femminile, echeggiante e strozzata, riesce a ricordare i lavori dei Kylesa o Royal Thunder. Complessivamente è un lavoro suonato e strutturato molto bene, apprezzabilissimo dagli amanti dei suoni lenti ed abrasivi.
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La recensione Dendrophilia di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-10-05 00:00:00
COMMENTI (2)
Non male. Meriterebbe una registrazione professionale.
Grazie mille per la recensione!