Cantina Roots Brace 2002 - Reggae

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Se bastasse una piccola brace per riscaldare la solitudine di una giornata d’inverno inoltrato, non avremmo bisogno di mettere a tutto volume il cd dei Cantina Roots. La brace, in fondo, potrebbe anche bastare, ma se al posto del fuoco ci mettiamo dentro il reggae di questa band, il calore è abbastanza per scaldare la nostra anima e quella dei vicini di casa, attratti dal suono ipnotico e coinvolgente di questa ‘italian reggae & dubwize band’.

E’ questa la storia di una festa improvvisata, mattutina e surreale, nata nella cantina-garage del recensore in questione solo grazie alla musica dei Cantina Roots. “Salta” è stato il leit-motiv, mentre la birra - al centro della mattinata - ha fatto il resto. Il raggamuffin snocciolato da Pexxo ha scatenato in una decina di persone, la voglia di ballare, di muoversi al ritmo cadenzato del basso di Daniel, mentre qualcuno si è improvvisato dj jammando su “Bz 2k”. I Cantina Roots portano ancora alto il vessillo del reggae, quell’estremismo pacifico-musicale fatto di voglia di divertimento, di ritmo (“Un re”, “Reggae solution”); si definiscono ‘cantinari’, ma più che nelle cantine la musica del gruppo merita gli spazi ampi delle nostre spiagge, palchi dove potersi muovere senza inciampare tra fili e lattine accatastate, dove far ballare più gente possibile. Perché di questi tempi, l’arcobaleno ha bisogno di estendersi il più possibile, e il calore della “Brace” dei Cantina Roots può sciogliere le tensioni, le divisioni, le assurde voglie di giocare alla guerra.

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La recensione Brace di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2004-01-10 00:00:00

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