Non c’è che dire: i Verdena in Italia hanno fatto ‘scuola’, se non altro per la miriade di band dell’area cosiddetta alternative che sono riusciti ad influenzare. I NoveOreNere sono, per l’appunto, una di queste band in forte debito verso la voce e le chitarre di Alberto Ferrari. Certo, due brani non possono fungere da campione seriamente rappresentativo delle sonorità di un gruppo; però, limitandomi a queste poche tracce, non posso fare a meno di notare come lo ‘spettro’ del succitato trio bergamasco sia troppo, troppo ingombrante. L’unico piccolo tentativo di innovare un po’ si riscontra nella canzone di apertura, nella quale le chitarre corrosive si innestano su una base ritmica elettricamente gommosa, con drum-machine bene in evidenza e un oscuro basso effettato ad arrotondare il suono. Ma con “La mia nuova pelle” si ritorna subito a un qualcosa che sa di ‘già sentito’ tante e tante volte.
Sia chiaro: le due tracce presenti su questo breve demo non sono male, ma non riescono a fornire motivi validi per cui ci si dovrebbe appassionare ad esse. Sarebbe opportuno che la band riuscisse a trovare in futuro un approccio più ‘personale’ alla propria musica. Aspettiamo fiduciosi la prossima prova.
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La recensione demo 2002 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2004-01-30 00:00:00
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