Si tratta di un lavoro ben concepito che può fare certamente da apripista ad un disco di futura pubblicazione
Ricordi, malinconia e un lieve impulso di rabbia: sono queste le tre principali caratteristiche di "Enough", secondo ep dei Low Standards, High Fives, band piemontese della provincia di Torino. Un lavoro di ispirazione senza dubbio a stelle e strisce per il quartetto, che si diletta tra le varie e palesi influenze d'oltreoceano a sfornare una serie di cinque tracce che comunque non dispiacciono. Notevole l'apertura con "N.I.E.T.", quasi interamente strumentale, un quadro atmosferico scandito da una melodia docile alternata ad un muro sonoro graffiante e potente, ma mai fastidioso. Meno degna di nota è "Remember Me (Cause I Will Let You Down)", brano ripetitivo e francamente troppo impostato nella voce. Va meglio nella succesiva title-track "Enough", pezzo trascinante e atmosferico, che lascia alle spalle l'emopop quasi infantile della precedente e si slancia verso continenti post-rock di chiara matrice anni '90. A confermare il cambio di rotta il pezzo probabilmente migliore del lotto, "Empty Streets", che si avvale della collaborazione di Garrett Klahn, vocalist e chitarrista dei Texas Is The Reason. In chiusura la lenta e arpeggiata seconda parte di "Remember Me (The Love Version) ", che paga certamente dazio ai texani Mineral. Nonostante gli spunti originali della band non siano certo tra gli aspetti positivi da rimarcare, si tratta di un lavoro ben concepito che può fare certamente da apripista ad un disco di futura pubblicazione, augurandoci che gli elementi presenti nelle tracce finora ascoltate possano essere rielaborati in una chiave moderna o per lo meno un po' più a spasso con i tempi. Gli spunti post-rock, insieme alle melodie emopop leggere e malinconiche e le code finali energiche e spiazzanti, sono gli spunti migliori da cui ripartire.
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La recensione Enough di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-09-16 00:00:00
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