I Pixel: sempiterni ottavi e suggestioni lynchiane.
I Pixel sono un gruppo di giovanissimi in classica formazione rock a quattro, che imbracciano con impegno e determinazione le loro chitarre elettriche, facendo loro emettere suoni ben centrati, a fuoco, diretti e con pochissimi fronzoli. Tutti i brani di questo ep hanno l’urgenza giovanile degli strumenti (voce inclusa) scritti e suonati in rigidi ottavi.
Il lavoro è ben registrato, il che permette di concentrarsi su quanto i Pixel hanno da dire, e iniziano a farlo con “Foglio Bianco”, brano di struttura semplice che sembra scritto intorno al testo; e in effetti, proprio quando vanno via le parole, la musica prende una strada più indipendente e interessante: la tonalità passa inaspetatamente dal minore al maggiore e poi gira l’accordo su una quinta bemolle, mentre le chitarre ululano con un bel suono tirato. “I pregi di Cesc” è il brano che non a caso si merita un bel video reportage della sua registrazione in studio; ha qualcosa che ricorda i Television (l’intro di "Marquee Moon", per l’esattezza); in tanto tripudio di chitarristici ottavi, la parola passa invece al basso, unico episidio in cui lo strumento esegue un breve fraseggio che chiude il pezzo; il testo è diretto, parla a qualcuno, sembra partorito da una qualche necessità espressiva; non c’è ricerca di effetto nelle parole e questo è sicuramente un pregio. È il brano migliore di tutto il lavoro. “Narcisismo moderno”, invece, il meno felice perché il più prevedibile e con poco graffio. Per fortuna “Viaggio in cerchio” risolleva la situazione grazie ad un testo cupo ma interessante, fatto di immagini e sensazioni che si mischiano in suggestioni quasi lynchiane. Sicuramente il testo migliore dell’ep.
Rispetto a “Finché c’è tempo” (che pur rivela qualche spunto interessante), più vecchio solo di un anno, un bel santo in avanti.
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La recensione Niente e Subito - EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-09-23 00:00:00
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