TheGAMES Capsize the parties 2015 - Indie, Britpop, Pop rock

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The Games, un duo di produttori e musicisti che ama il british

È con un breve intro space rock alla Spiritualized che si presenta il progetto marchigiano dei The Games. Premessa abbastanza fuorviante, vista la cifra stilistica del duo Diego Tomassetti come voce chitarra, basso e piano e Marco Mattei alla batteria, percussioni e tastiere. Infatti, l’album "Capsize the Parties", si apre con dei pezzi non troppo originali ma ben articolati, all’insegna dell’indie rock. Passando dal ritmo in levare di “The Rebel”, alla più malinconica “One by One”, le canzoni sono accumunate tutte da una base ritmica di basso e batteria d’origine post punk e da un cantato in puro stile british.

Nonostante “Paranoids from Paradise” sembri il pezzo trainante dell’album, la band si reinventa con una buona dose di freschezza, grazie alle tendenze nu-disco dei Two Doors Cinema Club in “Trouble Maker”. Pezzo che svela dietro ritornelli aperti ed efficaci la brillantezza degli arrangiamenti e dell’uso dei fiati, a dimostrazione del valore indubbio della band come produttori oltre che di musicisti. Un gusto che porta i The Games a spingersi sempre più in alto, con la chitarra funkeggiante di “Breaking Off”, senza temere il confronto con le produzioni internazionali dei Citizens! o Gorillaz, famosi quest’ultimi per le contaminazioni hip hop, proprio come avviene per il duo italiano in “Water Electricity”.

The Games cambiano nuovamente rotta con il britpop di “A Desire” e sulla stesura più folk della smithsiana “Make a Sign”, rimanendo in ogni caso su uno stile decisamente maturo, arrivando così, alla chiusura del disco con la ballata struggente di “I’m Heron”. Un tributo palese al Liam Gallagher di “I’m Outta Time” che rende omaggio a John Lennon del "White Album" nell’accompagnamento di acustica e piano. La ciliegina sulla torta di un lavoro già di per sé molto valido, che non punta all’omogeneità del disco, quanto più ad una raccolta di 12 brani marcati da una propria identità.

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La recensione Capsize the parties di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-11-05 09:40:00

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