Personaggio assolutamente sui generis CilloBomba, che esordisce a cinquant'anni con un disco di talking reggae con qualche buono spunto ma anche diverse cose che lo appesantiscono notevolmente
Marcello Orlandini, in arte CilloBomba, è un veterano della scena reggae soprattutto toscana, che a cinquant'anni decide di esordire come solista con questo "Elementare": quattordici canzoni su base in levare nelle quali il nostro si toglie un po' di sassolini dalle scarpe (più che un po', una cava) sciorinando un elenco di cose di cui "non me ne frega un cazzo" ("Pupazzo pazzo"), o di cui, variazione sul tema, "Chi se ne frega" o che gli fanno girare "le palle a mille" ("Mi girano le palle").
Il risultato è un disco decisamente più parlato che cantato, anche per i (riconosciuti) limiti vocali di Cillo, che mantiene sostanzialmente la stessa nota o poco più per tutta la durata dell'album. Potremmo chiamarlo talking reggae, visti i bpm bassi e l'importanza data ai testi, e sebbene sia evidente che uno dei modelli è la dub poetry di Linton Kwesi Johnson, il prodotto finale non ci arriva molto vicino. Piuttosto, anche per l'ironia gergale e blasé del suo autore, sembra essere una sorta di incrocio tra i Pitura Freska e gli Skiantos, virato (un po') meno sul demenziale e più sul sociale.
E c'è da dire che, se anche alcuni testi fanno sorridere (come appunto "Pupazzo pazzo", col suo liberatorio "...una beata minchia!"), altri ci beccano, come ad esempio la mistica "Sembra", o "Facebook", sul controllo tecnologico e non delle nostre vite, corredato tra l'altro di suoni da notifica campionati e inseriti a ritmo. Le basi strumentali poi hanno diversi spunti interessanti, ma sarà il tono di Cillo, sarà l'eccessiva lunghezza, sarà la ripetitività di alcune istanze o l'atteggiamento da divertissment senza pretese di altre, fatto sta che arrivare ad ascoltare tutto il disco fino in fondo (o riascoltarlo) è abbastanza dura. Fermo restando il personaggio assolutamente sui generis di Cillo che, appunto, qualcosa da dire ce l'avrebbe pure.
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La recensione Elementare di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-11-23 09:56:00
COMMENTI (2)
vorrei confutare alcune affermazioni del redattore Silvio Bernardi esposte nella recensione del disco: questo non è talking reggae perchè al contrario di quanto recensito non si mantiene la stessa nota o quasi per tutto l'album (allego spartiti della linea melodica dei brani nella sezione foto) nè tantomeno mi sono ispirato al modello "Linton Kwesi Johnson" che non mi è vicino se non per l'impegno sociale del testo.
Per quanto riguarda i limiti vocali (riconosciuti da chi?) sono il primo ad ammettere di non avere molta estensione vocale ma comunque un paio d'ottave mi bastano per interpretare le canzoni che ho scritto, suonato, registrato,arrangiato, mixato, masterizzato e pubblicato senza l'aiuto di nessuno e con mezzi di fortuna. Essere un personaggio "sui generis" vuol dire possedere uno stile, originale e riconoscibile al primo ascolto e di questo ne sono fiero, cosa che non mi appare evidente ascoltando la miriade di cantanti reggae sorti in Italia negli ultimi venti anni e che, tranne poche eccezioni, veramente sono molto simili tra loro. Forse il mio difetto è proprio quello di essere schietto e di non aver mai leccato il culo a nessuno per fare carriera. Preferisco vivere di stenti che rinunciare ad essere vero! Ecco mi sono tolto un altro sassolino dalla scarpa!!!
Buona giornata a tutti
mitiiicooo!!!!